I Metodi e i Programmi

Il Metodo Feuerstein


Il Metodo Feuerstein si basa sulla teoria della modificabilità cognitiva strutturale secondo la quale è possibile, ad ogni età e in ogni condizione, riattivare il processo di apprendimento e sviluppare le potenzialità cognitive ancora inespresse. L’intuizione del professor Reuven Feuerstein sulla modificabilità delle strutture cognitive precede di anni la conferma della modificabilità dei rapporti fra le cellule cerebrali (plasticità sinaptica) da parte delle neuroscienze. È stato dimostrato dalle tecniche di neuroimaging (Risonanza Magnetica Funzionale, Tomografia ad Emissione di Positroni) che "pensare" un movimento attiva le stesse aree cerebrali che si attivano eseguendolo. Nei casi della patologia, vi possono essere dei deficit genetici o acquisiti, ma l’opzione della plasticità è presente ad ogni età e la medicina può essere considerata come cultura sociale che agisce sullo sviluppo biologico. Questo è quanto sostiene il professor R. Feuerstein.

Il Metodo, diffuso in ambito internazionale, si presenta come un mezzo di notevole efficacia per intervenire sui problemi di apprendimento, sulla disabilità e sul disagio giovanile. Il ruolo dell’adulto come mediatore cognitivo è centrale nel percorso di rafforzamento e ampliamento delle capacità individuali. Attraverso la mediazione il soggetto, infatti, si attiva in modo tale da rendere manifeste le proprie potenzialità cognitive ed è propenso a organizzare le conoscenze in modo sempre più autonomo.

Il programma cognitivo ARPA: Attività per il Rinforzo dell’Apprendimento


ARPA è un programma curioso per i bambini e le bambine della scuola primaria perché aiuta a strutturare un pensiero flessibile e a definire la propria personalità attraverso la mediazione di attività non scolastiche, che attivano interazioni dialogiche su obiettivi precisi e conducono alla scoperta di concetti trasferibili ai contesti della vita quotidiana e all’ambiente scuola.
Il programma è diffuso in ambito internazionale, soprattutto nei Paesi di lingua ispanica, e utilizzato all’interno degli Istituti Scolastici come formazione delle abilità trasversali di base degli studenti, sia cognitive che sociali.
ARPA ha come obiettivi:

  • coinvolgere i bambini e le bambine con diversi livelli di abilità nel processo di apprendimento.
  • sviluppare le capacità cognitive e avviare a una riflessione meta cognitiva.
  • avviare e sostenere forme di relazione improntate alla collaborazione con gli altri.
  • favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei valori fondanti la convivenza umana, quali la sincerità, la presa di coscienza, l’abitudine del lavoro ben fatto e la partecipazione disinteressata.
  • trasferire le abilità nei contesti della vita quotidiana, trasformandole così in competenze.

Il programma Bright Start


È un programma di educazione cognitiva precoce rivolto a bambini e bambine di età prescolare che ha lo scopo di insegnare i processi di pensiero e di problem solving di base per affrontare con successo l’ingresso nella scuola primaria. Il programma prevede lo sviluppo di diverse abilità, quali l’autoregolazione, il saper contare, ordinare, confrontare, classificare e aiuta i bambini a capire che esistono diversi punti di vista. Le attività sono di particolare supporto per l’integrazione di bambini con difficoltà di apprendimento, di comportamento, di svantaggio sociale e linguistico in quanto preparano il bambino o la bambina a costruire i prerequisiti del pensiero matematico e delle abilità di letto-scrittura.

Il trattamento osteopatico


L’osteopatia è una metodologia di lavoro codificata a metà del 1800 dal Dr. A.Still. È stata definita da P.T. Wilson come "un sistema comprensivo di diagnosi e terapia, basato sulla interrelazione fra anatomia e fisiologia, che ha per fine lo studio, la prevenzione e la cura della malattia."
L’approccio osteopatico riguarda la globalità dell’individuo e si basa sul concetto che, se struttura e fisiologia si esplicano con normalità, l’unità dell’individuo è in grado di conservare, riparare e guarire se stesso. L’intervento dell’osteopata consiste quindi nel ripristinare, dove manchi, la libertà di movimento di tutti i tessuti, per garantire un adeguato scambio di fluidi e quindi una fisiologia corretta.
Nello specifico dei disordini funzionali cognitivi bisogna considerare che le vie neurologiche nel bambino sono immature ed è tramite l’esperienza sensoriale che il processo di maturazione ha luogo, prima con la costituzione di uno schema corporeo, poi con la presa di coscienza del sé rispetto all’ambiente esterno. In tal senso il trattamento osteopatico si porrà come obiettivo quello di liberare le vie sensitive e migliorare la circolazione dei fluidi, sia in periferia che a livello centrale.
In particolare il lavoro sul cranio, mediante tecniche cranio sacrali, permetteranno di riequilibrare le tensioni che alterano la fisiologia del liquido cerebro spinale, elemento di nutrimento per le cellule nervose e che garantisce una corretta fisiologia elettrica delle stesse cellule. Il movimento cranio sacrale nasce a livello cranico e si diffonde a tutto il corpo per mezzo dei tessuti connettivi: è l’elemento che assicura l’unità del corpo. Esso origina dal differente gradiente pressorio dato dalla circolazione del liquor ed è indice dello stato di salute generale dell’organismo.